Habemus cannabem!
(parte terza)

Una delle piante più antiche e utilizzate del pianeta nei secoli passati è tornata in auge dopo le recenti scoperte in campo scientifico, agrario, industriale.


Nell’ultima parte di questo breve excursus sulla pianta, verranno illustrate le principali materie prime, i loro utilizzi ad oggi, i nuovi mercati che si aprono. Lo faremo tenendo sempre conto del rispetto che la popolazione deve avere nei confronti dell’ambiente e della pianta.

Una premessa semplice sulla struttura vegetale della pianta va fatta in modo tale da capire il motivo per cui viene denominata “il maiale vegetale”, della quale quindi non “si butta via niente”.

La canapa è una pianta dioica (con casi di ermafroditismo) che vede il suo ciclo vitale durare dai sei mesi ad un anno in base al suo utilizzo secondario. La sua altezza varia da 1,5 a 2,5 metri ed in alcune sottospecie può raggiungere i 5-6 metri.

In primavera si ha la germinazione e la fioritura avviene in estate. In questo post ci soffermeremo sulla sua lavorazione ed i prodotti che ne derivano. Il fusto e il seme costituisco ad oggi il mercato principale: il fusto è costituito principalmente da fibre (15-20%), canapulo (70-80%), lignina e pectina (4%) come collante. A seconda del prodotto che si vuole ottenere, cambiano le fasi di coltivazione e lavorazione, vediamo quindi una breve carrellata dei vari usi e prodotti.

###Carta Da 10.000 ha di canapa si ottiene la stessa carta prodotta da 40.000 ha di foresta. E’ caratterizzata da forza, estensibilità, resistenza a lacerazioni e umidità. Può essere riciclata 6-7 volte rispetto alle 3 volte della carta comune. Possiamo ricavare carta di alta qualità, sottile e resistente grazie alle tecnologie di ultima generazione per il trattamento delle fibre.

###Tessuto 1 acro di terra produce circa 500 kg di fibra grezza (3 volte più del cotone). La fibra organica della canapa respira con il corpo ed è ovviamente biodegradabile. La pianta di canapa oggi può essere lavorata in impianti che sostituiscono le lavorazioni manuali di un tempo ed inoltre la sua coltivazione richiede pochi pesticidi e fertilizzanti; Attualmente può essere lavorata in modo da renderla sottile quanto si vuole, e viene proposta in sostituzione del cotone e delle fibre sintetiche.

###Semi ed olio I semi contengono tutti gli amminoacidi essenziali per la produzione delle proteine del nostro organismo, infatti sono visti come un alimento completo dal punto di vista proteico. L’olio che se ne ricava dalla spremitura è ricco di acidi grassi insaturi ed è utilizzato nel mondo alimentare nelle diete e nella prevenzione di malattie cardiovascolari, poichè possiede un alto contenuto di omega-6 (54-65%) e omega-3 (15-25%).

###Edilizia Mescolando il canapulo con acqua si osserva un processo di silicatizzazione dove si ha la formazione del minerale impiegato nella costruzione. La canapa è tra i materiali organici sempre più utilizzati nella bioedilizia. L’azienda Equilibrium è un esempio di questo nuovo modo di concepire abitazioni e azienda in generale: il GM Paolo Ronchetti, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano spiega che “grazie alle sue caratteristiche il biomattone costituito da truciolato di canapa, calce e acqua, contribuisce alla consistente riduzione dei consumi energetici, fino ad azzerarli, e a mantenere costanti temperatura e umidità. E’ un prodotto molto duttile, che può essere utilizzato sia per la costruzione ex novo di muratura verticale, sia per la riqualificazione energetica, isolando murature esistenti e coibentando pavimenti, tetti e sottotetti, inoltre è riutilizzabile e biodegradabile”

###Plastica la cellulosa di origine vegetale è un materiale che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione della ricerca per via della possibilità di essere trasformata in materiali che competono per proprietà chimico-fisiche con quelle derivate da petrolio (come PDMS, ABS e PET per citarne alcuni).

Come detto nel primo post, Henry Ford sfruttò proprio questa proprietà per costruire la sua “hemp body car” (1941). Attualmente sono disponibili sul mercato bioplastiche che sono in fase di lancio anche in settori notoriamente legati al mondo del petrolio, come quello automobilistico: la “Mazda Biotechmaterial” è stata creata grazie ad un materiale bioplastico da utilizzare per le finiture delle proprie auto, allo scopo di avere un prodotto più ecocompatibile e che in fase di produzione impatti di meno sull’ambiente.

In Italia il settore delle bioplastiche è stato affrontato da personaggi di spicco nel settore tecnologico-scientifico, come Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dove affronta l’argomento nel suo libro “Il mondo è piccolo come un’arancia: Una discussione semplice sulle nanotecnologie”.

###Combustibili Grazie all’enorme percentuale di massa vegetale, è considerata una pianta ideale per ottenere combustibili da biomassa in sostituzione ai classici processi petroliferi. Per citarne un esempio, l’etanolo di canapa, un carburante alternativo al petrolio, può essere prodotto su larga scala attraverso processi di pirolisi o fermentazione, in assenza di ossigeno.

Dalla canapa è possibile ottenere anche una sorta di biodiesel di origine naturale derivante dalla transesterificazione degli oli vegetali, effettuata con alcol etilico e metilico: ne risulta un combustibile puro, rinnovabile a bassissimo impatto ambientale, come per l’ etanolo.

La CO2 prodotta dalla combustione è la stessa CO2 che la pianta fissa durante il periodo di crescita, ergo, si crea una sorta di equilibrio per quanto riguarda l’effetto serra, in quanto la percentuale di CO2 nell’atmosfera tende a non aumentare, cosa che succede con gli idrocarburi fossili.

###Medicinali & cosmetici In questo capitoletto si potrebbe scrivere veramente un’enciclopedia, quindi mi limiterò ad enunciarvi i principali studi e usi. In medicina sono stati fatti studi clinici accertati per quanto riguarda la cura della nausea, vomito, anoressia, cachessia, spasticità, asma e glaucoma; altri effetti, meno confermati, interessano allergie, infiammazioni, epilessia, depressione ed ansia.

In fase di ricerca si stanno studiando gli effetti su malattie autoimmuni, cancro, proprietà neuroprotettive e controllo della pressione arteriosa.

La pianta è utile per l’olio che se ne ricava dai semi (come detto in precedenza). Un olio di grande pregio anche cosmetico, caratterizzato da un’elevata fluidità ed è per questo un eccellente olio da massaggio; in cosmesi si propone come ingrediente indispensabile in tutti i prodotti “anti-aging”. Inoltre, l’olio di canapa è altamente suggerito quale componente ideale di prodotti solari (specialmente in preparati doposole) e di saponi.

L’operazione di rilancio della canapa è appena iniziata, il mercato è di nuovo in crescita e l’opinione pubblica acquista di giorno in giorno consapevolezza sulle potenzialità di questo meraviglioso vegetale.

Lo sviluppo di una economia agricola sostenibile dipende anche dalla diffusione di piante versatili come la canapa, ma soprattutto dalla conoscenza ed il profondo rispetto dell’ambiente.