Habemus cannabem!
(parte prima)

Una delle piante più antiche e utilizzate del pianeta nei secoli passati è tornata in auge dopo le recenti scoperte in campo scientifico, agrario, industriale.


La Canapa per oltre 10.000 anni è stata una delle piante più utilizzate del pianeta. Nel corso della sua storia è stata impiegata per trarne vestiti, cibo, medicine, corde, carta, combustibile (fino al 1850 ca, la maggior parte della navi che viaggiavano nei mari occidentali erano munite di corde e vele di canapa).

Henry Ford strabiliò il mondo con la sua “Hemp Body Car”, progetto ultimato nel 1941: un’auto, la cui prerogativa era di essere interamente realizzata con materiale plastico ottenuto da canapa, dall’agave e dalla paglia, alimentata con etanolo di canapa.

Per quanto riguarda il nostro paese, nel 1910, erano stimati 80.000 ettari coltivati a canapa. Nel corso dei secoli, Carmagnola diventò uno dei centri più importanti per quanto riguarda la coltivazione, il trattamento e il commercio. Utilizzata principalmente nel settore alimentare, tessile ed industriale, la coltivazione della canapa in Italia portò la nazione ad essere uno dei maggiori produttori insieme a Cina, Corea del Nord, Ungheria, ex Jugoslavia, Romania, Polonia e Francia nel XVIII secolo.

L’industria di trasformazione del legno o delle fibre di cellulosa ha un’antica origine in Italia. Nel 1876 il Linificio e Canipificio Nazionale era una società quotata in borsa, una delle più antiche e longeve.

Poi il declino e la concorrenza di altre coltivazioni e prodotti industriali, hanno portato alla crisi della coltivazione, aggravata dal legiferare su una vita vegetale. Ma questa è un’altra storia…